Caltanissetta

Domenica 05 Maggio 2024

Sequestrarono steward per derubarlo: due arresti a Caltanissetta

E’ stato grazie alle rivelazioni di un collaboratore di giustizia, Elia Salvatore Di Gati, che la Squadra Mobile di Caltanissetta ha scoperto un tentativo di estorsione ai datti di un 36enne nisseno, che all’epoca dei fatti era alle dipendenze di Ryanair, con le mansioni di steward. La vittima, ha anche collaborato con la polizia raccontando il suo calvario. Due le misure di custodia cautelare eseguite dalla notte ed emesse dal Gip del Tribunale di Caltanissetta, Francesco Lauricella su richiesta dei sostituti procuratori della Dda, Giovanni di Leo e Stefano Luciani. In carcere sono finiti Antonino Marcello Ferraro 55 anni, detto “Nino u formaggiaru“, ed Eros Bruzzaniti (fratello di un consigliere comunale) di 25 anni. Sono accusati di sequestro di persona a scopo di estorsione, inasprito anche dalla circostanza aggravante mafiosa. Anche la vittima ha collaborato alle indagini, svelando agli inquirenti i retroscena di quanto successo. Nel settembre del 2009, un presunto affiliato a Cosa nostra, Marco Angotti avrebbe fornito l’imbeccata agli altri “carusi” e a dire loro che lo steward possedeva in casa denaro in contante in valuta estera. Di Gati e Bruzzaniti, avrebbero sequestrato il 36enne mentre era ad una festa e dopo averlo condotto in aperta campagna, minacciato e picchiato, facendogli pesare la loro appartenenza a “Cosa nostra”, lo avrebbero accompagnato nella sua abitazione per prelevare il denaro. L’assistente di volo per tutta la notte, è rimasto barricato in casa ma all’indomani è stato costretto a consegnare 5 mila euro ad Antonino Ferraro. Lo steward, avrebbe lasciato il suo posto di lavoro, per stare accanto alla madre. In città era conosciuto come “u parrino”, in quanto, anni fa, aveva frequentato il seminario (servizio a cura di Donata Calabrese).
 
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