Decapitati i vertici del clan Rinzivillo di Gela. Le manette sono scattate per l’ex reggente Roberto Di Stefano, 46 anni ex collaboratore di giustizia, per il nuovo reggente della stessa organizzazione criminale, Davide Pardo, 33 anni, nipote di Di Stefano e per Nicolò Piero Cassarà, 47 anni. I tre, tutti di Gela, rispondono a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsioni, detenzione di armi e traffico di sostanze stupefacenti. Roberto Di Stefano, è considerato dagli inquirenti un personaggio di spicco della famiglia Rinzivillo. Nel 2012, assunse la carica di reggente, avvalendosi di una squadra ben affiata. Fra loro c’era anche il nipote, Davide Pardo, una sorta di “fac-totum” alle dirette dipendenze dello zio. Nel giugno del 2013, Di Stefano decise di iniziare a collaborare con la giustizia, per poi fare dietrofront. Lo scorso 12 maggio abbandonò il sistema di protezione per far ritorno a Gela. Al suo fianco, un fedelissimo, Nicolò Piero Cassarà, dedito alle estorsioni nei confronti di alcuni imprenditori gelesi. Servizio a cura di Donata Calabrese.