Caltanissetta

Domenica 28 Aprile 2024

Proteste senza fine a Gela, blocchi davanti l'ingresso Eni

Si inasprisce la lotta dei lavoratori del diretto e dell’indotto dopo l’annunciata politica di disimpegno da parte dell’Eni che intende chiudere la raffineria di Gela. Le dichiarazioni dell’Amministratore delegato dell’Eni, Claudio Descalzi, che ha rassicurato sul futuro dei siti industriali presenti in Italia, non convince né i lavoratori, né i sindacati.Questa mattina, a Gela, è stata un’altra giornata di proteste. Una sessantina di manifestanti, hanno bloccato l’ingresso dei circa 120 dipendenti dell’Enimed, il Centro Direzionale Eni, in contrada “Ponte Olivo”. Il centro si occupa di ricerca, estrazione e produzione dei prodotti petroliferi.E sempre questa mattina, un migliaia di lavoratori, appartenenti a tutte le categorie che operano nell’indotto, hanno sfilato da contrada Betlemme fino alla strada statale 117, all’imbocco per Catania. Al corteo, hanno preso parte, tutti le sigle sindacali.Domani, sono previsti altri presidi e un volantinaggio mentre per il 28 luglio, le segreterie confederali provinciali di Cgil, Cisl e Uil, hanno proclamato uno sciopero generale che si terrà a Gela. Il 29 luglio, invece, partiranno alla volta di Roma diversi pullman, per prendere parte alla giornata di mobilitazione indetta dalle segreterie nazionali dei sindacati (servizio a cura di Donata Calabrese).
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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