Caltanissetta

Domenica 24 Novembre 2024

Sei a domiciliari per corruzione a Caltanissetta, tutti i nomi e le foto

Armando Amico
Daniele Silvio Baglio
Salvatore Ficarra
Calogero Venniro
Ivan Venniro

CALTANISSETTA. Militari dei carabinieri e della guardia di finanza hanno notificato un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari a sei indagati. Sono l'ex capo dell'Ufficio tecnico comunale di Caltanissetta Armando Amico, il funzionario dello stesso ufficio Giorgio Salamanca e il funzionario del Comune di San Cataldo Daniele Silvio Baglio, insieme agli imprenditori Salvatore Ficara, sancataldese, Calogero e Ivano Venniro. I reati ipotizzati, vario titolo, sono associazione a delinquere, corruzione, concussione, indebita induzione, abuso d'ufficio, falsità materiale e ideologica in atti pubblici. Contestualmente la guardia di finanza ha notificato misure interdittive della sospensione dall'esercizio dell'ufficio pubblico per la durata di anni uno nei confronti di altri due funzionari dell'ufficio tecnico del Comune di Caltanissetta: l'ingegnere Salvatore Lanzafame e il geometra Salvatore Longo. Disposto anche il sequestro di due imprese edili riconducibili ai fratelli Venniro e i conti correnti per un valore complessivo di 1,5 milioni di di euro. Carabinieri hanno notificato la misura interdittiva della sospensione dall'esercizio dell'ufficio pubblico per un anno a Claudio Carmelo Bennardo, dirigente del servizio finanziario e Ragioniere Generale del Comune di Caltanissetta; Vito Di Palma, direttore del servizio cimiteriale. Divieto a ricoprire uffici direttivi di persone giuridiche o di imprese per un anno a legali rappresentati di società: a Angelo Bellomo delle Società di Mutuo Soccorso Regina Margherita; a Rosario Scancarello della Mutua società Cattolica Maria Santissima della Catena; Giovanni Rivituso della Militari in congedo. Salamanca è ritenuto dalla Procura distrettuale il personaggio centrale dell'inchiesta, tanto che i magistrati, in conferenza stampa, hanno parlato di "sistema Salamanca". Questi, con l'aiuto degli altri indagati, sarebbe infatti riuscito a pilotare l'aggiudicazione di appalti pubblici a favore di imprese edili a lui vicine o ad alcune nelle quali risultava come socio occulto.

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