GELA. Scoppia a Gela, la rabbia dei lavoratori dell’indotto. Un centinaio di operai, hanno occupato ieri sera, in maniera pacifica l’aula consiliare mentre erano in corso i lavori per l’approvazione di alcuni debiti di fuori bilancio e il piano triennale delle opere pubbliche. I lavoratori, un centinaio, hanno protestano perché temono per il loro futuro. Per molti di loro a fine novembre, scadranno gli ammortizzatori sociali. Contestano inoltre l’accordo firmato con l’Eni, a Roma, lo scorso 6 novembre, per la riconversione del sito industriale di Gela. Un piano che – a loro dire – non offrirebbe alle imprese dell’indotto garanzie occupazionali. La protesta si è conclusa, solo dopo che il consiglio è stato sciolto per mancanza del numero legale.
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