GELA. Inaugurata al museo archeologico di Gela una mostra dedicata alla Nave greca, la prima nave ritrovata nei fondali antistante contrada Bulala, nel 1988. La nave è stata recuperata con due campagne di scavo.
La prima nel 2003, nel corso della quale è stata recuperata la madiere della prua e nel 2008, quando venne recuperata la poppa. Dopo il recupero ha subito un’operazione di restauro - gestita dalla Soprintendenza dei beni culturali di Caltanissetta - nei laboratori specializzati di Portsmouth in Gran Bretagna. È stata restituita alla città nel 2014, e da allora è rimasta rinchiusa in alcune casse di legno al museo archeologico.
La nave sarà visitabile dai cittadini e dai turisti. Infatti è stata collocata nella sala vascolare, attrezzata con un impianto di climatizzazione In occasione dell’inaugurazione sono state aperte alcune casse contenenti i reperti lignei più significativi del relitto greco arcaico. Inoltre, sono stati esposti alcuni oggetti appartenenti alla nave, recuperati nelle ultime campagne di scavo, attraverso una esposizione che descrive: "La vita di bordo, lavori a bordo e sulla nave”.
La nave dovrebbe essere esposta nel “museo dei relitti”, il cui appalto per la realizzazione è stato appena aggiudicato. Nell’attesa del nuovo museo, i legni della nave greca saranno ospitati al museo archeologico nell’ex sala “Eschilo” che è stata riadattata grazie ad un finanziamento di 130 mila euro messo a disposizione dall’Eni a valere sui 32 milioni delle compensazioni previste nel protocollo del 6 novembre 2014.
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