GELA. È iniziato il processo di riconversione del sito industriale Eni di contrada Piana del Signore. Serviranno due anni per riavviare la produzione, sospesa ormai dal 15 marzo scorso. Non sarà raffinato più il petrolio ma olio di palma e Guayule per produrre bio-diesel e guaina anallergica. Nel 2017 la raffineria potrebbe diventare il più grande centro industriale green d'Europa.
«Saranno due anni di difficoltà – ammette Paolo Pirani, segretario generale della Uiltec - Adesso la politica regionale faccia la sua parte, accelerando le autorizzazioni promesse al Mise durante la sottoscrizione del Piano industriale che prevede un investimento complessivo di 2.2 miliardi di euro e una capacità produttiva di 750 mila tonnellate annue». Ieri, nella saletta sindacale, sotto le ciminiere della raffineria del colosso energetico del cane a sei zampe, si è tenuto il consiglio di fabbrica dei chimici. Oltre a Pirani, sono intervenuti Emilio Miceli (Filctem Cgil) e Sergio Gigli (Femca Cisl), insieme a tutti gli esponenti delle rispettive segreterie locali e provinciali.
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