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Assunzione dei dipendenti ex Ato nel Nisseno: la palla passa ai comuni

I soci della nuova società con il capoluogo capofila ancora non hanno provveduto alla loro approvazione che sblocca il passaggio dei lavoratori nella nuova Srr

CALTANISSETTA. Molti comuni soci della Srr provincia Nord, con il capoluogo capofila non hanno ancora approvato gli Aro (Ambito rifiuti ottimali) da cui dipende il prossimo incontro degli amministratori soci della Srr (società regolamentazione rifiuti), presidente il sindaco di Caltanissetta Giovanni Ruvolo che dovrà deliberare l'assunzione dei lavoratori ex Ato. «Siamo in attesa - ha detto ieri il sindaco di Palazzo del Carmine - che alcuni comuni, decidono sugli Aro e nella fase successiva il consiglio di amministrazione della nuova società si dovrà riunione per deliberare il passaggi dei lavoratori dalla società cessante (Ato) a quella subentrante (Srr)». Una lunga storia, nonostante i proclami da parte della Regione e di molti amministratori che hanno salutato senza rimpianti la macchina mangia soldi degli Ato. Solo che le nuove società stentano a decollare e nell'attesa vivono il vero disagio i lavoratori che percepiscono gli stipendi a singhiozzo. E non conoscono ancora quale sarà il loro futuro. I rappresentanti sindacali dei lavoratori, guardano alla tempistica e pressano per il passaggio dei dipendenti dell'ex Ato, in liquidazione, alla nuova Srr. Si va avanti per sigle: scompare l'Ato e nascono gli Aro e le Srr, ma il vero problema concreto dei lavoratori non vine affrontato. Si parla complessivamente di circa 140 lavoratori che percepiscono lo stipendio a singhiozzo, quando cioè i comuni soci della Srr si ricordano di versare le relative quote. In più occasioni i sindacati hanno chiesto che il piano di rimodulazione del personale in pianta organica venga rifatto.

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