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San Cataldo, operatrici senza stipendio da mesi: monta la protesta

Sono 28 lavoratrici che preparano pasti per 600 bambini delle scuole cittadine. La Fisascat - Cisl ora dice basta: «Colpa della cattiva gestione del servizio»

SAN CATALDO. Continua la battaglia di nervi, tra la Cisl - Fisascat, rappresentata, da Angelo Gallo e la ditta "Glicine" di Termini Imerese, che gestisce il servizio di mensa scolastica. Al momento le 28 operatrici della mensa, utilizzate per confezionare pasti a circa 600 bambini delle scuole sancataldesi, si trovano in estremo disagio, perchè devono ancora percepire gli stipendi relativi a gennaio e febbraio.  La ditta avrebbe problemi di liquidità e non riuscirebbe a mettere insieme i soldi per pagare gli emolumenti.

Nel frattempo i vertici della "Glicine", attendono che il Comune, paghi qualche fattura arretrata, per liquidare gli stipendi. Una situazione che penalizza fortemente le lavoratrici della mensa che non sanno più come fare per tirare avanti, molte di loro sono monoreddito e con la piccola mensilità che percepiscono (circa 500 euro) mandano avanti le loro famiglie affrontando molti sacrifici. Il segretario provinciale della Fiascat- Cisl , Gallo, contatta costantemente i vertici della ditta che gestisce il servizio mensa ottenedo delle risposte evasive.

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