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Pestaggio per gelosia a Caltanissetta, chiusa inchiesta per due

Per questa imputazione la Procura nel chiudere il dossier ha chiesto l’archiviazione, ma non per rissa, lesioni gravi e porto d’arma impropria

CALTANISSETTA. Chiusa l'inchiesta a carico di due giovani che avrebbero tentato di uccidere un loro coetaneo. Questa, almeno, l'originaria contestazione mossa nei loro confronti. Ma adesso la stessa procura, nell’ultimare il dossier, ha ridimensionato il precedente quadro accusatorio. Così nei confronti del ventiseienne Umberto Guarnaccia (assistito dall'avvocato Giuseppe Panepinto) e del venticinquenne Cristian Cusimano (difeso dall'avvocato Raffaele Palermo).

A loro carico, tra le pieghe dei provvedimenti restrittivi, il sostituto procuratore Maria Carolina De Pasquale ha contestato, tra gli altri reati, anche la pesante ipotesi di tentato omicidio in concorso. Quello che nel marzo di due anni fa - secondo l'originario scenario - si sarebbe consumato alla stazione Esso di via Due Fontane. Lì, a tarda sera, sarebbe stato pestato a sangue il ventottenne Vincenzo P. e, con lui, in quel frangente vi sarebbe stato un suo amico Filippo S., che era stato malmenato pesantemente la sera prima. Tant'è che lì, nell'area del distributore di benzina alle porte della città, s'erano dati appuntamento con i sospetti aggressori per una sorta di chiarimento, poi fortemente degenerato. E quelle sequenze sono state filmate dalle telecamere di videosorveglianza dell’impianto.

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