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Caltanissetta, il sindaco: "No allo smembramento della provincia"

CALTANISSETTA. «Appaiono sinceramente sorprendenti e poco utili le posizioni espresse da esponenti politici eletti nella provincia di Caltanissetta, purtroppo impegnati a promuovere anacronistiche questioni di campanile estranee a logiche di sviluppo del comprensorio e delle popolazioni che vi abitano, tentando di smembrare ed indebolire la nostra Provincia».

Lo afferma il sindaco Giovanni Ruvolo sulla proposta di separazione di alcuni Comuni nisseni dalla provincia di Caltanissetta. «In particolare - osserva - modo la città di Gela con la sua storica tradizione non può essere liquidata semplicisticamente dalla provincia di Caltanissetta per annetterla a quella di Catania, quasi fosse un appendice amovibile. Il territorio gelese con il suo porto; le potenzialità turistico ricettive connesse alle bonifiche post petrolchimico; la storica centralità politica e geografica nella Sicilia ne fanno un elemento essenziale e connaturato a quel cuore della Sicilia che è il comprensorio nisseno».

«Il nostro territorio, inserito in un progetto di Area Vasta della Sicilia Centrale - sottolinea il sindaco di Caltanissetta - che include anche le province di Enna ed Agrigento, può avere grandi margini di crescita e di sviluppo, e quindi può essere fortemente competitivo nel rilancio del post-crisi. Una sfida che possiamo vincere utilizzando le risorse di cui già
disponiamo, senza aspettare ancora che altri, da Roma o Bruxelles, decidano il nostro futuro. È necessario condividere la visione di comunità solidali, capaci di valorizzare le risorse di ciascuno in una dimensione condivisa».

«L' appello che faccio, dunque, ai Consiglieri Comunali di Gela, di Butera e Niscemi, alle forze politiche e sociali delle rispettive Città - conclude Ruvolo - è di guardare a questo futuro piuttosto che lanciarsi in pericolose prospettive che potrebbero arrecare un danno irreparabile a tutti».

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