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Potenziamento dell'ospedale di Niscemi, il sindaco protesta alla Regione

Il sindaco di Niscemi (Caltanissetta) Franco La Rosa, dopo aver occupato per una settimana il pronto soccorso dell'ospedale del suo paese per chiedere di potenziare la dotazione organica della struttura, ieri ha deciso stamane di spostare la protesta a Palermo, piazzandosi davanti a Palazzo d'Orleans

NISCEMI. Sarà siglato giovedì prossimo un protocollo di intesa tra il comune di Niscemi e l'Asp di Caltanissetta per potenziare l'ospedale di Suor Cecilia Basarocco, che si trova nella cittadina nissena. Lo rende noto il sindaco di Niscemi, Franco La Rosa, dopo essere stato ricevuto insieme a una delegazione composta da due assessori della sua giunta e un consigliere comunale dall'assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi, a Palermo. «L'assessore non aveva ricevuto le richieste formali che avevo inviato - dice La Rosa, al termine dell'incontro - da Gucciardi abbiamo ricevuto delle rassicurazioni, la struttura sarà potenziata e giovedì firmeremo un protocollo d'intesa con l'Asp di Caltanissetta»

Il sindaco di Niscemi (Caltanissetta) Franco La Rosa, dopo aver occupato per una settimana il pronto soccorso dell'ospedale del suo paese per chiedere di potenziare la dotazione organica della struttura, ieri ha deciso stamane di spostare la protesta a Palermo, piazzandosi davanti a Palazzo d'Orleans, sede della Presidenza della Regione, con la sua auto tappezzata di cartelli con su scritto 'Difendiamo il diritto alla salute', con sopra il gonfalone del Comune e una bandiera con la scritta «No Muos».

La scorsa settimana La Rosa e gli assessori della sua giunta avevano occupato il nosocomio «Suor Cecilia Basarocco», in Piazza Martiri di Nassiryia, per chiedere al governo regionale di potenziare la dotazione organica della struttura sanitaria e rendere il pronto soccorso autonomo. L'ospedale dispone di una cinquantina di posti letto suddivisi nei due reparti di medicina interna e chirurgia. alla struttura si rivolgono i circa 30 mila abitanti di Niscemi, oltre a quelli dei comuni vicini. «Non avere un pronto soccorso autonomo - dice La Rosa - equivale a mettere in moto un meccanismo che porterà alla chiusura della struttura. L'organico va potenziato, non può esserci un solo medico che si occupa delle emergenze».

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