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"Trancia i tubi del Palazzo vescovile", denunciato professionista

CALTANISSETTA. Era diventato ormai un vero e proprio giallo. Qualcuno non si sa per quale motivo si era accanito contro i tubi dell’acqua del Palazzo Vescovile di Caltanissetta tanto da riuscire ad interrompere anche l’erogazione idrica. Un vandalo seriale cui i poliziotti della Digos, diretta dal vice questore Fabio Lacagnina, sono riusciti a dare un volto domenica mattina.

Tutto però avrebbero potuto immaginare gli agenti tranne di trovarsi di fronte un cinquantunenne (F.N. le sue iniziali) e per giunta professionista – abbastanza noto in città - che alla fine è stato denunciato per danneggiamento aggravato. Sorpreso domenica mattina dagli agenti della Digos mentre armeggiava nel vano contatori del Vescovado.

Venerdì e sabato, in due distinte occasioni, erano già stati tranciati i tubi dell’acqua interrompendo l’erogazione idrica. I poliziotti erano sulle sue tracce da venerdì scorso. Nella mattinata di ieri, intorno alle 11.00, i poliziotti della Digos, nel corso di un servizio di appostamento in Via Cairoli, notavano un individuo nei pressi del cancello della Curia Vescovile armeggiare davanti l’armadietto in metallo per l’approvigionamento  idrico. Il servizio era stato predisposto a seguito di due danneggiamenti avvenuti nei giorni scorsi – venerdì e sabato – quando ignoti avevano tranciato i tubi dell’acqua dell’impianto che fornisce il Vescovado.

Dalla visione delle immagini estrapolate da un impianto di videosorveglianza, gli agenti avevano direzionato i sospetti su un individuo poiché dalla telecamera erano stati registrati parzialmente i numeri di targa del suo mezzo. I poliziotti – ieri – prima di intervenire hanno lasciato che l’uomo eseguisse tutti gli atti idonei alla commissione del reato, sorprendendolo con degli attrezzi da scasso e con una bomboletta di schiuma poliuretanica con la quale voleva otturare i tubi dell’acqua. Sul posto nell’immediatezza dei fatti è intervenuto anche un dipendente della Curia Vescovile accortosi a sua volta del sospetto che armeggiava sul contatore e gli agenti della Sezione Volanti e della Polizia Scientifica, in ausilio a quelli della Digos. Il fermato, condotto in Questura, ammetteva ai poliziotti di aver commesso anche i due precedenti danneggiamenti per non meglio precisati motivi conflittuali che a suo dire intercorrerebbero tra lo stesso e la Curia.

Dalla perquisizione eseguita sul mezzo del fermato, celati nel baule, sono stati rinvenuti e sequestrati un attrezzo rudimentale a forma di “T” con due chiavi tubolari utilizzate per aprire le serrature apposte sugli sportelli dei contatori dell’acqua e una chiave tubolare in metallo. Dalla successiva perquisizione presso l’abitazione, invece, rinvenivano e sequestravano due seghetti utilizzati per tagliare i tubi. Il cellulare dell’uomo conteneva, inoltre, la documentazione fotografica dei danneggiamenti eseguiti dallo stesso. Il 51enne è stato denunciato in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica per il reato di danneggiamento aggravato.

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