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Niscemi, in duemila sfilano contro la chiusura del pronto soccorso

L'ospedale «Suor Cecilia Basarocco» di Niscemi

NISCEMI. Oltre 2 mila persone, secondo gli organizzatori, hanno marciato a tutela del diritto alla salute a Niscemi per scongiurare la chiusura del pronto soccorso e il declassamento dell'ospedale «Suor Cecilia Basarocco» di Niscemi, previsto nello schema del Piano di riordino della rete ospedaliera in Sicilia e che dovrebbe entrare in vigore il 31 dicembre del 2017, così come disposto dal decreto Balduzzi.

In piazza c'erano preti, sindacalisti, studenti e cittadini uniti contro l'ipotesi di chiusura del nosocomio. A Niscemi, l'ospedale Suor «Cecilia Basarocco», oltre al pronto soccorso, conta due reparti (medicina e chirurgia) e occupa 12 medici.

Il corteo, organizzato dal Comitato cittadino di lotta contro la chiusura del pronto soccorso e dell'ospedale, dal Comune e dal consiglio comunale di Niscemi, è partito da Vittorio Emanuele diretto al nosocomio. «È la prima iniziativa - dice il sindaco di Niscemi Ciccio La Rosa - a difesa dell'ospedale e del diritto alla salute».

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