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Nissa e Mussomeli dopo la retrocessione: "Sistema senza regole"

CALTANISSETTA. Coda di stagione «al veleno» negli spareggi retrocessione del girone A di Eccellenza. La sentenza su quello che è stato ribattezzato il «caso Castelbuono» ha sconvolto la classifica finale del 26 aprile, portando a un ribaltone clamoroso che ha cambiato il destino di Nissa e Mussomeli, alla fine retrocesse la settimana scorsa in Promozione, e alla salvezza dei madoniti. Le polemiche sono continuate per tutta la settimana, soprattutto in casa delle due nissene, che hanno dovuto mandato giù il boccone amaro della retrocessione.

Dopo rigetti e richieste di revisione del giudizio tra il giudice sportivo e la Corte Sportiva di Appello Territoriale per un cavillo (l’errore nell’indirizzo del Marsala), quest’ultima ha accolto il reclamo del Castelbuono per la gara con i marsalesi, dando a campionato finito i 3 punti ai madoniti. Che così si sono salvati grazie a una precedente sentenza su un caso simile e che ha riguardato una squadra di Barletta di calcio a 5.

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