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A Riesi la Cassazione riapre il giallo Pirrello

RIESI. Le illusioni dell’«avvocato ergastolano» si sono infrante contro il volere della Cassazione. Che con un colpo di spugna ha cancellato il precedente verdetto assolutorio per omicidio, pur disponendo un nuovo processo che dovrà passare di nuovo tutti gli atti al vaglio.

Sono quelli relativi al delitto del pastore di Riesi, Calogero Pirrello strangolato nel lontano maggio di trent’anni fa. Una storia infinita, dal punto di vista processuale, che è ancora una partita tutta aperta per il riesino Carlo Marchese (difeso dall’avvocato Vincenzo Vitello) che per volere della Suprema Corte dovrà tornare in giudizio. Perché ha annullato, con rinvio, il pronunciamento assolutorio emesso nei confronti dello stesso Marchese nell’ottobre di due anni addietro dalla corte d’Assise d’Appello presieduta da Maria Giovanna Romeo (consigliere Aldo De Negri).

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