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Le "femmine" lanciano la sfida ai "maschi"

Presentato a Palermo il film di Fausto Brizzi, spin-off della pellicola distribuita l’autunno scorso. Tra i protagonisti anche Ficarra e Picone. Il regista: con loro e ci siamo divertiti a citare alcuni grandi film comici del passato con Stanlio e Ollio, con Totò o Franco e Ciccio

PALERMO. Esce oggi, in settecento copie in tutta Italia, il nuovo film di Fausto Brizzi, “Femmine contro maschi”. Spin-off del precedente “Maschi contro femmine” (13,5 milioni  d’incasso), anche questo film mette in scena la vita quotidiana di quattro coppie: Ficarra-Inaudi, Picone-Autieri, Bisio-Brilli e Solfrizzi-Littizzetto, le prime due inedite, le altre già presenti nel precedente capitolo, ma in ruoli minori.
“I due film li abbiamo girati insieme – ha spiegato il regista, impegnato in conferenza stampa a Palermo, insieme a Ficarra e Picone, Serena Autieri e Francesca Inaudi – e addirittura abbiamo finito prima questo dell’altro. Sono, comunque, due film distinti e anche chi non ha visto il primo, può tranquillamente vedere il secondo, senza perdersi nulla”. Brizzi, madre palermitana e padre pugliese, scherza coi suoi due attori: “Proprio per questo ho fatto il film con loro e ci siamo divertiti a citare alcuni grandi film comici del passato con Stanlio e Ollio, con Totò o Franco e Ciccio”. “Già, perché noi facciamo i film solo con chi è siciliano - gli hanno risposto divertiti Ficarra e Picone - e poi questo non lo abbiamo ancora visto perché, come ormai da tradizione, i nostri film vogliamo vederli per la prima volta proprio a Palermo e insieme ai palermitani. Quindi lo vedremo stasera al cinema. Finora ci ha portato bene”.
Nel film interpretano un bidello di scuola elementare (Ficarra) e un impiegato (Picone) con la passione per i Beatles, tanto da suonare in una cover band dei Fab Four, con tutte le conseguenze del caso nel rapporto di coppia. Una delle scene più divertenti del film è quella che li vede protagonisti mentre sono impegnati, alla loro maniera, a scrivere un’improbabile lettera d’amore per conto di un bambino, alunno di Ficarra. Nella sceneggiatura occupa due righe, nel film dura cinque minuti (“E’ stata preparata come un piccolo atto teatrale e mi dicono che sia una scena molto apprezzata”  ammette Brizzi), ma il paragone con precedenti illustri è d’obbligo: “Infatti, quando Fausto ci ha detto di questa scena – ricordano i due attori – ci siamo spaventati, proprio per gli inevitabili paragoni, e non gli abbiamo creduto. Poi, sul set, abbiamo capito che invece era tutto vero. E lui ci ricordava ogni giorno che avremmo dovuto girare quella scena. Non c’è persona in Italia che non si sia divertito con la lettera di Totò e Peppino o con quella di Benigni e Troisi. Non era facile, ma è andata bene”. Ficarra e Picone sono già pronti per il loro nuovo film (“Lo gireremo a giugno e dovrebbe uscire a novembre”), così come Brizzi, che si aprirà alle nuove tecnologie: “Sara un film in 3D, dal titolo Sex, una commedia comica sulle ipocrisie del sesso in una famiglia italiana”. 

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