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Ambiente e diversità, tre giorni di incontri a Palermo

Da domani a domenica al bar-libreria Garibaldi

PALERMO. Tre giorni di proiezioni, dibattiti, incontri a Palermo per promuovere la cultura cinematografica con uno sguardo alle diversità, ai diritti, alla sostenibilità, ai temi ambientali e glbt. Da domani al 15 aprile al Bar Libreria Garibaldi di Palermo (via Alessandro Paternostro, 46), per la prima volta in Sicilia, due Festival di cinema indipendente collaborano a un progetto comune con la direzione artistica di Antonio Bellia e Alessandro Rais.
Si parte venerdì 13 alle 21 con Il lupo in calzoncini corti, di Lucia Stano e Nadia Dalle Vedove, un documentario "prodotto dal basso" che dà voce alle famiglie omogenitoriali e sarà preceduto da un incontro con il gruppo siciliano delle "Famiglie Arcobaleno".
Introducono Danila Giardina e Titti De Simone. A cura del SiciliAmbiente Documentary Film Festival con, alle 22.30, Girl on the air di Valentina Monti che racconta la storia di Humaira e di un gruppo di coraggiose giornaliste afghane che fondano una radio in Fm in un paese schiacciato dall'analfabetismo e dalla povertà. Sabato 14 alle 19.30 con il Sicilia Queer filmfest e l'appuntamento con "Il Queer secondo me": la geografa Giulia De Spuches introduce la visione di Priscilla la regione del deserto, di Stephan Elliott, uno dei grandi classici del cinema queer.
Alle 21.30 è la volta di A Mao e a Luva - Storia di un trafficante di libri, di Roberto Orazi. Ambientato in una delle più pericolose baraccopoli del Brasile, il film racconta la silenziosa rivoluzione del protagonista che attraverso la lettura ha aiutato centinaia di bambini e adulti a rimanere lontano dalla vendita di droga, dalla prostituzione e dalla criminalità. Domenica 15, alle 20.00 Davide Ficarra modera un incontro su "Crisi e soluzioni dal basso" con i rappresentanti del movimento "I Cantieri che vogliamo" e alle 21.00 si conclude con Fasinpat, girato in Argentina da Daniele Incalcaterra, il racconto dell'occupazione di una fabbrica di ceramiche che rischiava di essere chiusa per la crisi del mercato e che invece continua a produrre guidata dai suoi operai. Ingresso libero.

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