ROMA. Non passa inosservato, Alessandro Cattelan, mentre cammina sotto il sole all'esterno del Palalottomatica, a Roma, tra le migliaia di ragazzi arrivati per la prima tappa dei casting dell'ottava edizione di X Factor. Lo chiamano, lo fermano per una foto, un rapido saluto e lui è disponibile con tutti, rilassato e cordiale. «Sono felice di ripartire, questo è un programma che ogni anno ti dà la possibilità di seguire il sogno di 12 ragazzi, ti dà grande adrenalina» dice il conduttore, classe 1980, nell'incontro con i giornalisti. Ogni anno «arrivo ai provini temendo non ci siano più cantanti ma poi li vedo e mi rassicuro, stavolta poi mi dicono siano ancora di più». Alla nuova edizione del talent di Sky Uno «daremo una rinfrescata, e ci saranno novità anche in giuria, ma il meccanismo resta quello, perchè funziona, è chiaro ed agile» spiega. Le domande si concentrano subito sui nuovi papabili per la giuria, dove, stando alle indiscrezioni, dovrebbero esserci, accanto a Mika e Morgan, due volti nuovi (si parla di Victoria Cabello e del rapper Fedez), al posto di Elio che ha già dato forfait e forse anche di Simona Ventura: «Quelli della Cabello e Fedez sono nomi plausibili, ma io non so ancora nulla» si smarca il conduttore sorridendo. L'addio di Elio, invece «era fisiologico. Partecipare a questo programma è un bell'impegno, richiede un sacco di energia ed Elio ne aveva fatti quattro di fila». Riguardo invece alle frequenti dichiarazioni anti-talent di Morgan, Cattelan è diplomatico: «Mi ha detto di non aver espresso quei concetti nel modo in cui sono stati riportati, e io gli credo». Comunque sia, sottolinea, «a X Factor non valgono i personalismi, tutti devono mettersi al servizio dell'obiettivo del programma, trovare una pop star, a volte ci si riesce, a volte no». È il lavoro «che facevano i discografici. Dopo ognuno va avanti con il proprio progetto. Da noi sono passati in questi anni tanti ragazzi bravissimi e originali. Alcuni si sono un po' persi perchè secondo me nella musica italiana, mancano produttori/arrangiatori, le canzoni vanno tutte ad assomigliarsi». La ricerca di talenti a X Factor, precisa Cattelan, «non ha
niente di marcio sotto. È chiaro che chi canti da anni abbia tentato anche da altre parti e abbia un proprio progetto. Si cercano i più bravi in vari canali, come il web, ma ai provini partono tutti allo stesso livello». Trovare popstar è più difficile ora che i talent show in Italia sono tre? «Solo tecnicamente, perchè i cantanti bravi si devono 'spartire». Sul fenomeno Suor Cristina, star di The Voice of Italy su Rai2, commenta: «È comprensibile, una suora che canti così non capita tutti i giorni». A chi gli ricorda che lei aveva tentato anche le selezioni per X Factor, ma prima di prendere i voti, risponde sornione: «Fa una bella differenza». Lo "scouting" quest'anno è partito in anticipo, con la novità di X Factor on the road, sei settimane in 17 tappe, da nord a sud Italia, conclusosi il 30 aprile. Dopo questa prima tappa romana del casting, che si chiuderà domani (nei primi due giorni già sono stati valutati 11mila candidati, si dovrebbe arrivare in tutto a 15mila), si replicherà con nuovi casting al Lingotto di Torino il 24, 25 e 26 maggio. Poi a giugno ci saranno le audizioni a Roma e Bologna davanti ai giudici. Un consiglio per chi viene ai casting? «Cercate di avere la vostra cifra, la vostra caratteristica, meno somigliate a qualcosa che si vede in giro, più avete chance di farcela». Il conduttore riparte con X Factor pochi giorni dopo aver concluso su Sky Uno il suo talk show, E poi c'è Cattelan: «Il bilancio che ne faccio è ottimo, soprattutto perchè credo che il pubblico ne abbia capito lo spirito. È stata una bellissima esperienza che spero di ricominciare presto».
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