LOS ANGELES. A sessant'anni dalla sua prima apparizione Godzilla fa il suo ritorno sul grande schermo e questa volta, in 3D, è tornato per restare. Il mostro radioattivo creato nel dopoguerra da Ishir Honda per ricordare all'umanità le tragedie di Hiroshima e Nagasaki, aggirando la censura imposta dagli americani, ha infatti trovato nuova vita nell'atteso film della Warner Bros in uscita questa settimana nei cinema di tutto il mondo, Italia compresa dal 15 maggio. Godzilla in prima battuta fa pensare a un lucertolone senza senno, che distrugge ogni cosa che incontra nel suo cammino, ma in verità la sua natura è molto più complessa e, secondo regista e i protagonisti, tra cui Bryan Cranston, indimenticabile Walter White nella serie televisiva Breaking Bad, si tratta di una metafora che riporta agli abusi dell'uomo nei confronti della natura e al pericolo dell'energia atomica, in tutte le sue forme. «Godzilla ci ricorda quanto può essere devastante questo tipo di energia, le scorie e l'abuso in generale che l'uomo perpetra nei confronti dell'ambiente in cui vive. Si fosse
trattato di un semplice monster movie, tutto effetti speciali ed esplosioni, non avrei accettato la parte - ha detto Cranston, che interpreta lo scienziato che ha il sentore dell'esistenza di Godzilla -. Rappresenta colui che porta equilibrio nell'universo e lo fa dando una bella lezione agli uomini». Non tutti sono però familiari alla mitologia di Godzilla e il regista, il giovane Gareth Edwards, si è dovuto fare in quattro per convincere gli attori a prenderne parte, assicurandosi però un cast di tutto rispetto con anche il giapponese Ken Watanabe, nominato all'Oscar per l'Ultimo samurai, a fianco di Tom Cruise: «È pazzesco che il Giappone sia l'unica nazione al mondo ad avere sperimentato la devastazione di un ordigno nucleare e che sia allo stesso tempo quella che basa la sua sopravvivenza sulle centrali nucleari. Anche l'ultima tragedia, il terremoto e lo tsunami che ci hanno colpiti, hanno dato una scossa all'opinione pubblica: bisogna smetterla con il nucleare. Questo film parla anche di questo aspetto, Godzilla è nato dalla paura e serve a ricordarci il pericolo che stiamo correndo». Nel cast oltre a una breve apparizione di Juliette Binoche, anche Elizabeth Olsen e Aaron Taylor Johnson, astri crescenti nel panorama hollywoodiano e colonne portanti del film, dove interpretano la parte di una coppia di coniugi, lei infermiera, lui soldato, veri protagonisti, se si esclude Godzilla, della pellicola. I due presto saranno anche fratello e sorella nel sequel di The Avengers. «In film che raccontano storie così lontane dalla realtà i rapporti umani, i legami tra i personaggi
e il realismo delle loro relazioni fanno la differenza tra un film da guardare e un film da evitare. Prima di accettare la parte ci siamo fatti dare garanzie dal regista sul tipo di film
che aveva in mente e una volta capito che eravamo sulla stessa linea siamo saliti a bordo. È una storia molto bella, quella tra questi due personaggi, toccante e rara in un film così
spettacolare», hanno detto Johnson e la Olsen che hanno poi dato una piccola anticipazione sul loro prossimo ruolo: «Siamo i due nuovi supereroi di Avengers, due fratelli che arrivano dall'Est Europa, due personaggi molto legati tra loro e che diventano
parte importante della compagnia».
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