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Calcio, il Caltanissetta parteciperà alla fase finale del "Progetto Rete"

Nata dal connubio tra i Centri Sprar della Provincia siciliana, la squadra di Caltanissetta, che al suo interno comprende anche ragazzi delle strutture di Mazzarino e Milena, tutti nel circuito di accoglienza dell’Associazione I Girasoli Onlus, è alla sua prima partecipazione alla Fase Finale del Progetto Rete!, l’iniziativa sviluppata dal Settore Giovanile e Scolastico della Figc, grazie al supporto di Eni, giunta alla sua quinta edizione.

Un cammino iniziato lo scorso inverno, assieme alle altre realtà del territorio, e che ha trovato il suo momento più alto, per ora, a Gela, nel corso della prima tappa interregionale del torneo riservato ai giovani stranieri non accompagnati.

Quattordici ragazzi, minorenni e neo maggiorenni, per lo più provenienti dalla Guinea e dalla Costa d’Avorio, che in Sicilia, grazie al Progetto Rete!, hanno trovato il modo di confrontarsi su un campo di calcio, di svolgere un’attività sportiva con regolarità e vivere appieno un’esperienza dal grande valore sociale ed educativo.

I giovani seguiti da Andrea Baglio, operatore dell’Associazione che dal 2007 è entrata a far parte del Sistema di Protezione e Accoglienza per Rifugiati, estendendo successivamente la propria presenza anche nei Comuni di Barcellona Pozzo di Gotto, Sutera e, appunto, Milena, dopo le esperienze degli anni scorsi, si sono presentati al Centro Federale Territoriale di Gela consapevoli di essere un’ottima squadra. Aspettative confermate poi sul terreno di gioco, dove al termine dell’intensa giornata di gare, hanno avuto la meglio sui coetanei degli Sprar di Mazzarino, Pozzallo, Vittoria, Canicattini Bagni e Comiso.

Tre vittorie e un pareggio, con una differenza reti più che soddisfacente, che hanno permesso ai ragazzi di Caltanissetta di guadagnare l’accesso alla Fase Finale di Bologna. A giugno la formazione siciliana rappresenterà, assieme a Milazzo, una Regione da sempre grande protagonista di Rete!, sia per la vittoria delle prime tre edizioni, ma soprattutto per l’ampia partecipazione che mediamente costituisce il 70% dei destinatari dell’intera attività.

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