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Isola pedonale a Caltanissetta, affari in picchiata: commercianti sul piede di guerra

Continuano le proteste per la chiusura di corso Umberto nonostante i lavori iniziati nel vicino corso Vittorio Emanuele

Caos e affari in picchiata. I commercianti del centro storico sono - nuovamente - sul piede di guerra e invocano correttivi immediati al nuovo piano di circolazione scattato dopo la chiusura (per lavori) di corso Vittorio Emanuele.

 

Il malessere è dilagante. «Non entra più nessuno nei nostri negozi - ha affermato Saro Serpente - e molti scendono in centro storico solo in caso di necessità».

 

C'è malcontento diffuso fra gli operatori le cui attività ricadono in corso Vittorio Emanuele chiuso dall'inizio del mese e sono tornati a chiedere per l'ennesima volta la riapertura di corso Umberto (da oltre due mesi isola pedonale).

 

Hanno suggerito anche la suddivisione dei lavori in corso Vittorio Emanuele in due tronconi per alleggerire il peso del danno economico che stanno subendo.

 

Al fianco dei commercianti (ma anche dei residenti) l'Udc che ha convocato un'assemblea al teatro Bauffremont per la presentazione di una serie di proposte anticipate qualche ora al sindaco Ruvolo nel corso di un incontro con il gruppo consiliare a Palazzo del Carmine.

 

Nel lunghissimo e articolato documento l'Udc propone una serie di soluzioni, anche a brevissimo termine in testa ovviamente la riapertura al traffico di corso Umberto dalle mezzanotte alle quattro del pomeriggio con esclusione del sabato e della domenica. Per l'Udc la chiusura del centro storico va studiata, programmata, pianificata e applicata con attenzione e lungimiranza per abituare e istruire i cittadini a fruire di spazi a loro pensati. Per l'Udc le problematiche legate al centro storico (traffico e commercio) vanno discusse in consiglio comunale del quale è stata chiesta la convocazione.

 

Per l'immediato viene suggerito di destinare l'ultimo piano del parcheggio di via Medaglie D'Oro a un prezzo concordato ai commercianti e ai loro dipendenti ed istituire aree di sosta temporanee per lo scarico di merci in piazza Garibaldi, via Gaetani, viale Testasecca, via XX Settembre, chiesa Sant'Agata

 

Le soluzioni medio e lungo termine prevedono invece la stipula di un patto sociali per indurre i proprietari di immobili in centro storico ad affittarli a prezzi concordati, la destinazione di due scuole (Capuana e Monaco) a sede di uffici regionali, e poi parcheggi: uno multipiano in piazza Marconi, uno in zona Grazia (nel terreno retrostante il Maddalena Calafato), uno in via Kennedy, uno nell'area ex Gil. Ed ancora la modifica del senso di marcia in tutto il centro storico e l'abbattimento totale per tre anni di tutte le tasse comunali (Imu, Tari e Tasi), beneficio da estendere a vecchie a nuove attività commerciali e ai residenti.

 

Un ventaglio di proposte e di suggerimenti molto ampio anche se appare difficile che il sindaco - pronto a incontrare all'inizio della prossima settimana i commercianti per tracciare un bilancio sull'andamento dei lavori - possa decidere a breve la riapertura di corso Umberto.

 

Probabilmente lo farà a metà della prossima settimana quando verrà aperta la fiera merceologica di San Michele con la contestuale chiusura di viale Margherita. Intanto il traffico leggero e pesante sta cominciando a provocare danni non indifferenti ala pavimentazione in piazza Garibaldi.

 

Il basolato in molti punti è saltato del tutto e ieri un ampio tratto antistante la Cattedrale è stato transennato per la ricollocazione della pietra lavica nei punti più danneggiati dal passaggio incessante di auto e adesso anche dai mezzi della Scat.

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