Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Caltanissetta, a Gibil Habib autobotti a pagamento

Nel bilancio comunale non è previsto il capitolo di spesa destinato a compensare i costi sopportati dai residenti per fare arrivare l’acqua nella contrada

CALTANISSETTA. In un decennio e oltre di lotte duemila famiglie a sud dell'abitato sono riusciti ad ottenere una cosa: la collocazione della segnaletica verticale. Evento salutato con comprensibile entusiasmo dai residenti di Gibil Habib che hanno ringraziato la nuova amministrazione comunale particolarmente solerte nella circostanza. Un successo che non cancella le mille problematiche di una vastissima zona a sud dell'abitato alle prese con l'acqua che può arrivare solo con le autobotti, con la rete metanifera che non esiste e il degrado in cui versano le strade un tempo di competenza provinciale.
L'ultima doccia fredda al battagliero comitato di zona è arrivata nei giorni scorsi quando si è appreso che nel bilancio comunale non è previsto il capitolo di spesa destinato a compensare i costi sopportati dai residenti per fare arrivare le autobotti. Dal Comune arrivava un tempo l'aiuto economico (35 euro) per supportare i residenti delle zone periferiche ma del capitolo ormai non c'è più traccia. «Sperare nel supporto del Comune - ha dichiarato il presidente del comitato Salvatore Pistis - è semplicemente utopistico».
A Gibil Habib e dintorni (altre undici contrade) i contributi per le autobotti sono stati sospesi dall'agosto 2012 quando la motorizzazione civile ha ritirato i libretti di circolazione dei tre mezzi di Caltaqua che rifornivano di acqua potabile le zone in questione. Spese, insomma, divise a metà. Le autobotti sono state fermate perchè sprovviste dell'autorizzazione per il trasporto dell'acqua in conto terzi. E da quel momento è iniziato un contenzioso dai tempi davvero biblici. I due uffici interessati, Motorizzazione e Caltaqua, sostengono di avere ragione ed hanno chiesto pareri anche a Roma. Pertanto le autobotti (da 9000 o 10000 litri di acqua non potabile) i residenti le pagano a tariffa piena e sarà sempre così fino a quando l'intera zona non avrà la nuova rete idrica che doveva già essere pronta lo scorso 20 agosto. Dodici chilometri di rete in grado di coprire il settanta per cento del vastissimo territorio i cui lavori erano già iniziati a febbraio grazie ad un finanziamento regionale di un milione e mezzo a copertura di un progetto presentato da anni da Caltaqua. I lavori però sono stati sospesi in aprile quando l'impresa dopo avere atteso i soldi dalla Regione a copertura degli stati di avanzamento di fronte agli inammissibili ritardi ha giocoforza interrompere l'intervento nel corso del quale erano stati realizzati ben tre chilometri di condotta. Quei lavori non sono più ripresi. Ma a "Gibil Habib" è dintorni la "battaglia" dei residenti infuria su altri versanti. Adesso si punta ad avere la rete metanifera arrivata in città ma non in certe zone dell'hinterland. Il comitato nel corso di un'assemblea alla quale ha partecipato anche un rappresentante della Natural Gas ha dovuto prendere atto dell'impossibilità di avere la rete metanifera nella zona che resterà pertanto un sogno. La Natural Gas è disposta a collocarla ma per farlo occorre che ci sia almeno un utente ogni venti metri, altrimenti - è stato detto chiaramente - l'investimento per la società diventerebbe anti economico. «Stiamo cercando - ha detto Salvatore Pistis - di avere un sostegno economico dal Comune ma penso che sarà estremamente difficile ottenerlo».

Caricamento commenti

Commenta la notizia