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Caltanissetta, si ferma il cantiere: commercianti infuriati

Dopo tre giorni di stop ieri era prevista la ripresa dei lavori per la posa dei tubi per la raccolta delle acque ma gli operai non si sono visti

CALTANISSETTA. Hanno perso la pazienza i commercianti del centro storico penalizzati dalla chiusura di corso Vittorio Emanuele. Dopo tre giorni di fermo ieri era prevista la riapertura del cantiere per la posa dei tubi destinati alla raccolta delle acque. Ma nella strada interessata dall'intervento non si sono visti operai o ruspe e gli operatori della zona si sono fortemente lamentati con il Comune.  «Una cosa intellorabile - ha affermato Antonio Gruttadaura commerciante della zona - abbiamo calcolato che in ventuno giorni hanno lavorato solo tre giorni. Questa settimana il cantiere è stato chiuso». Il materiale - secondo tabella di marcia - doveva arrivare già martedì, ma così non è stato. Un disguido ha fatto slittare l'arrivo a Catania avvenuto ieri mattina. Quattro autotreni hanno fatto la spola fra il capoluogo e la nostra città; i tubi ("di ingombro bestiale" ha affermato l'assessore ai Lavori Pubblici Amedeo Falci) sono stati trasferiti in un magazzino comunale. Saranno utilizzati, per la posa, lunedì mattina ma solo dopo lo smantellamento dei marciapiedi del corso. «Non c'è dubbio - ha affermato l'assessore Falci - che c'è stata una disorganizzazione totale. Saremmo degli irresponsabili se non ci accorgessismo di certe cose. I commercianti hanno ragione ad essere arrabbiati». L'assessore Falci ha, però, confermato, che la conclusione dei lavori potrebbe avvenire con largo anticipo rispetto ai tempi contrattuali che fissano la durata dei lavori in sei mesi.

«Conclusa la fase della collocazione dei tubi - ha affermato - che è la più delicata e completati gli allacci, penso proprio che l'intervento potrebbe subire la giusta accelerazione. L'impresa che ha vinto l'appalto mi sembra sufficientemente attrezzata ed ha tutto l'interesse di completare i lavori prima del termine fissato per il 28 febbraio». I commercianti, però, non hanno digerito l'ennesimo stop al cantiere che si aggiunge a quello (di tre giorni) a cavallo della festività di San Michele patrono della città. Ieri hanno contattato l'ingegnere Angelo Armatore direttore dei lavori dal quale hanno ricevuto la conferma che lunedì i lavori riprenderanno con lo smantellamento dei due marciapiedi di corso Vittorio Emanuele (il tratto interessato misura poco più di duecento metri) e subito dopo si inizierà con la posa dei tubi la cui collocazione ha subito una variazione in corso d'opera per la presenza nel sottosuolo dei cosiddetti sottoservizi risalenti agli anni Cinquanta e dei quali non esistevano planimetrie. Un intoppo compensato dal piano di sottofondo ritenuto idoneo come cassonetto stradale.

«Non ci sarà bisogno - ha dichiarato Falci - di realizzare ulteriori sbancamenti e questo ci sarà farà guadagnare almeno venti giorni sull'originaria tabella di marcia». I lavori in corso Vittorio Emanuele - una delle strade più importanti del capoluogo - restano inevitabilmente sempre al centro dell'attenzione, ma ieri la rabbia e l'amarezza degli operatori commerciali hanno raggiunto il top quando hanno si sono resi conto che la programmata ripresa dei lavori era stata ulteriormente rimandata. Lapidario il commento di un commerciante: «Una cosa vergogno

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