Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Violenza su ragazzino, imprenditore di Delia alla sbarra

Abusi sessuali aggravati dall’uso di alcolici l’imputazione per un proprietario terriero che avrebbe tentato di approfittare di un quattordicenne di Sommatino

DELIA. Vive ancora nell’incubo per le violenze che avrebbe subito da un conoscente. A sei anni, o poco più da quei ”fattacci”, un ragazzino lotta ancora contro il suo passato. Perché quell’uomo, ora chiamato sul banco degli imputati, con l’inganno avrebbe tentato di approfittare di lui. E in più di una circostanza.
Queste le accuse che sono piovute sul capo di un imprenditore agricolo di Delia, il cinquantaquattrenne P.G. finito sul banco degli imputati per rispondere di abusi sessuali aggravati dall'uso di alcolici. Già, perché in una circostanza nel tentativo di vincere la resistenza dell’adolescente gli avrebbe pure fatto bere alcolici per poi lasciarlo in ospedale, quando il minore è stato colto da malore, per avere bevuto troppo.

E ieri, in aula, il racconto a tratti drammatico, in altri passaggio rabbioso ma composto, del padre della presunta vittima di abusi. «Ancora oggi - ha spiegato il genitore - mio figlio urla nella notte, durante il sonno... e deve fare ricorso al sostegno di uno psichiatra».
Poi lo stesso teste ha aggiunto che per diverso tempo non ha saputo nulla. «Nè mia moglie, nè mio figlio per diverso tempo mi hanno raccontato nulla... mi hanno nascosto tutto... mio figlio provava profonda vergogna e ne prova ancora oggi» ha aggiunto il genitore della giovane, presunta, vittima di abusi.

Il primo tentativo di violenza si sarebbe consumato nell’Agrigentino. A Mollarella, in particolare. È stato in questa circostanza che l’altro avrebbe offerto birra al ragazzino per ”ammorbidirlo”. Ma poi l’adolescente s’è sentito male. E lui, l’imputato, lo avrebbe accompagnato in ospedale e abbandonandolo lì. Sarebbero stati poi i carabinieri ad avvertire in casa dello stesso minorenne.

Caricamento commenti

Commenta la notizia