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Gela, attesa di 8 mesi per trattamento di logopedia

Una bimba di due anni nata con una malformazione al palato dovrà attendere otto mesi per sottoporsi ad un trattamento di logopedia, indispensabile per imparare a parlare correttamente

GELA. Una bimba di due anni nata con una malformazione al palato dovrà attendere otto mesi per sottoporsi ad un trattamento di logopedia, indispensabile per imparare a parlare correttamente. L’attesa sale a tre anni, invece, per una donna affetta dalla sindrome di Ramsay Hunt, una rara forma di degenerazione cerebellare caratterizzata dalla perdita di memoria, coordinazione dei movimenti, tremore e demenza. In città il servizio pubblico è garantito da un logopedista del centro Aias di contrada Borgo Manfria, dove le liste di attesa continuano ad aumentare vertiginosamente. La responsabile dell’Aias, Anna Maria Longo, ha dato disponibilità ad ampliare l’assistenza facendo rientrare il servizio nel budget esistente, senza, quindi, pretendere ulteriori somme. Una richiesta finora ignorata che costringe i pazienti a mettere mano al portafogli per fare ricorso alle strutture a pagamento del territorio.

A denunciare i disagi del servizio di logopedia in città, caratterizzato da lunghe attese, è Gioacchino Gradito, ex consigliere comunale e presidente dell’associazione “Bellezza, decoro e legalità”, insieme a Giuseppe Di Forte, padre della piccola nata con una palatoschisi. L’uomo, dipendente della Raffineria Eni di contrada Piana del Signore, assicura di non avere ricevuto nessuna corsia preferenziale per le cure della bimba di appena due anni affetta dalla malformazione sin dalla nascita.

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