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Serradifalco, la rivolta dei pendolari: bus inadeguati

Per denunciare le presunte precarie condizioni dei mezzi di trasporto sui quali sarebbero costretti a viaggiare i pendolari della provincia, si dividono in comitati

SERRADIFALCO. Il gruppo virtuale “Tutto quello che non sai”, creato dagli studenti pendolari di Serradifalco su Facebook, “passa ai fatti”. E, per denunciare le presunte precarie condizioni dei mezzi di trasporto sui quali sarebbero costretti a viaggiare i pendolari della provincia, si dividono in comitati. «Ogni paese – spiegano gli studenti – eleggerà dei rappresentanti, che organizzeranno le proprie riunioni nei propri centri abitati. Per cercare il confronto, i vari rappresentanti di ogni paese resteranno, con riunioni o metodi d’incontro differenti, in contatto con tutti gli altri rappresentanti». All’iniziativa hanno già aderito giovani studenti di altri centri del nisseno. Quali Santa Caterina e Delia. Secondo Pietro Narese, uno degli animatori del gruppo, «solo così sarà possibile ottenere qualche risultato e migliorare la qualità del viaggio dei pendolari evitando il ripetersi di piccoli e grandi disagi che non contribuiscono certo ad attenuare i toni della protesta». Intanto, sulla pagina Facebook del gruppo, creata da Giuseppe Cigna, continuano a essere postate foto, scattate dagli stessi pendolari di altri centri, come Santa Caterina e Milena, che ritrarrebbe quanto denunciato dagli studenti in termini di sovraffollamento e fatiscenza dei mezzi di trasporto.

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