CALTANISSETTA. La malasorte si accanisce su una delle opere più attese da un migliaio di famiglie nissene che hanno la sfortuna di risiedere in contrade prive dei più elementari servizi. A Gibil Habib (e dintorni) i residenti attendono da oltre un ventennio la realizzazione della rete idrica, essenziale per fare arrivare l'acqua direttamente nella case ed evitare così il ricorso alle autobotti come è avvenuto fino ad oggi. Una opera maledetta iniziata e sospesa subito sei anni fa, ripresa quest'anno e nuovamente bloccata dopo tre mesi.
Nel primo caso lo stop era stato determinato dal fallimento della ditta appaltatrice. La storia - pressochè fotocopia - si sta ripetendo adesso: la ditta che aveva vinto il nuovo e iniziato i lavori realizzando tre chilometri ha dovuto fermarsi per mancanza di soldi. Quelli che sarebbero dovuti dalla Regione a copertura degli stati di avanzamenti. E da ambienti di Caltaqua si apprende ora che l'impresa ha fatto crac. Una maledizione che sta obbligando l'ente committente (Caltaqua) a rifare i conteggi per affidare la restante parte di lavoro rimasto in sospeso (in tutto altri nove chilometri di rete idrica) ad una nuova impresa. Una storia a dir poco paradossale.
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