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Rischio asbestosi per il 20 per cento degli operai di Gela

Il responsabile di Pneumologia Biundo: «Nei polmoni di parecchi dipendenti della Raffineria, placche causate dall’esposizione all’amianto»

GELA. Il venti percento delle tute blu che lavorano per l’indotto della fabbrica del colosso energetico Eni è risultato positivo alle visite specialistiche effettuate dai medici del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”. È questo il bilancio degli accertamenti avviati, dopo le tante richieste inoltrate dagli esponenti locali dell'Osservatorio nazionale amianto (Ona), per cercare di capire se l'eventuale esposizione all'amianto possa aver prodotto conseguenze generalizzate.

«Tra esami spirometrici e tac toraciche – spiega il responsabile dell’unità operativa semplice di pneumologia del Vittorio Emanuele Antonino Biundo – almeno il venti percento degli operai sottoposti agli accertamenti è interessato dalla presenza di placche compatibili con quelle da asbesto». Il medico, insieme al collega Rosario Greco e al tecnico Paolo Gervaso, ha personalmente condotto l'attività, dopo le richieste arrivate dai responsabili locali dell'Ona, con in testa Salvatore Granvillano e Franco Famà.

 

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