GELA. Si è rischiata una tragedia all’interno dell’unità operativa di Radioterapia “Crocifisso Moscato” di piazza Trieste, diretta da Giovanni Cartia. Una bombola dell’ossigeno è esplosa scaraventando un infermiere (C. M. le sue iniziali) a diverse decine di metri. L’operatore era in compagnia di un medico. Assieme a loro c’era un paziente che avevano trasferito dall’ospedale alla Radioterapia, appunto, per sottoporlo all’esame radiologico della tac. Quella in dotazione al presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele” è guasta dal 22 novembre scorso.
Per l’infermiere si è rivelato indispensabile sottoporsi alle cure sanitarie del Pronto soccorso. Da ieri è in malattia e a seguito dell’infortunio si è già sottoposto a mirati esami medici. A seguito della pressione causata dallo scoppio della bombola è stato sottoposto alla visita oculistica e in Otorino.
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