Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Traffico di droga tra Sicilia e Francia, sette arresti a Gela

I provvedimenti restrittivi, emessi dal gip del tribunale, riguardano altrettanti esponenti mafiosi della “Stidda” che operavano tra il Nisseno e l’Agrigentino

GELA. Sgominata dai carabinieri di Gela una presunta organizzazione dedita al traffico internazionale di droga tra la Sicilia e la Francia, con collegamenti in altre regioni d'Italia.

Sette le misure di custodia cautelare eseguite nella notte, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Dda di Caltanissetta.

I provvedimenti restrittivi, emessi dal gip del tribunale, riguardano altrettanti esponenti mafiosi della “Stidda” gelese che operavano tra il Nisseno e l’Agrigentino.

La droga, prevalentemente hashish, giungeva dalla Francia, dalla Liguria, dalla Calabria e, in ultimo, da Palermo.

I narcotrafficanti, con il Mediterraneo costantemente monitorato grazie all'operazione Mare Nostrum, sono stati costretti a cambiare le rotte per importare chili di stupefacenti.

Ad affermarlo sono stati i magistrati durante la conferenza stampa svoltasi in Procura, a Caltanissetta, per illustrare i retroscena dell'inchiesta antidroga "Odissea" che ha permesso ai carabinieri del Reparto Territoriale di Gela e alla Dda nissena di sgominare una banda che smerciava prevalentemente hashish dalla Francia.

Una rete perfettamente ramificata che si muoveva fra la Francia, la Liguria, la Calabria e poi arrivava in Sicilia, prima a Palermo per poi passare da Gela ed essere quindi smerciata nell’agrigentino.

Un giro d’affari particolarmente fiorente, considerato che l'hashish veniva piazzato a 2.300 euro al chilo. Sono 11 gli episodi di spaccio documentati dagli inquirenti tra il marzo del 2011 e il marzo del 2012. L’inchiesta si è avvalsa anche delle rivelazioni di alcuni collaboratori di giustizia. Gli indagati sono accusati a vario titolo diassociazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, ma senza l'aggravante mafiosa.

Caricamento commenti

Commenta la notizia