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Niscemi, i «sigilli» dei No Muos in contrada Ulmo

Iniziativa degli attivisti sulla recinzione della base della Marina militare degli Usa: i volantini dopo la sentenza emessa dal Tar contro la realizzazione dell’impianto

NISCEMI. Attivisti No Muos appongono i sigilli alla base della Marina militare degli Usa di contrada Ulmo, dove è stato realizzato il megaradar. L'iniziativa, che ha tutto il sapore di una trovata goliardica, è stata portata a termine da un gruppo di militanti del locale Comitato No Muos, i quali hanno appeso alla rete di recinzione del presidio militare a stelle e strisce diverse decine di "avvisi" di questo tenore: «Secondo il Tar di Palermo il Muos è illegittimo, illegale, abusivo e pericoloso per la salute umana. Il Movimento No Muos appone i sigilli. Così è deciso: andate a casa!».

La singolare protesta è stata organizzata a seguito della recente sentenza della Prima Sezione del Tar di Palermo, che si è pronunciato sui cinque ricorsi riuniti, presentati rispettivamente uno dal Comune di Niscemi, due dal Ministero della Difesa, e uno ciascuno da Legambiente-Coordinamento regionale dei Comitati No Muos e dal Movimento No Muos Sicilia. Il tribunale amministrativo palermitano ha rigettato i due ricorsi proposti dal Ministero della Difesa e dichiarato "improcedibile" quello del Comune di Niscemi. Invece, ha accolto i due ricorsi di Legambiente e dei Movimenti No Muos, in base ai quali ha annullato il provvedimento del dirigente generale del Dipartimento dell'Assessorato regionale del Territorio e dell'Ambiente del 24 luglio 2013, con il quale era stata disposta la revoca della revoca delle autorizzazioni concesse alla Marina militare Usa. Una sentenza, definita storica, che di fatto boccia il super radar americano di contrada Ulmo.

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