CALTANISSETTA. Nuovo stop alle udienze penali dal giudice di pace. Scatta oggi e andrà avanti per nove giorni, fino al 3 marzo. Le ragioni, legate a questioni logistiche, sono le stesse delle precedenti astensioni: l’aula del giudice di pace è assolutamente inadeguata ed espone pure a grossi rischi. «E sarà sciopero finché non salterà fuori una soluzione», avvertono gli avvocati.La nuova serrata è stata proclamata dalla camera penale «Michelangelo Salerno» che, attraverso il suo presidente, l’avvocato Danilo Tipo, ha ufficializzato il nuovo stop ai processi al presidente della corte d’Appello, alla procura generale, al ministro della Giustizia, alla commissione di garanzia di Roma, al consiglio nazionale forense, al procuratore di Caltanissetta e al giudice di pace circondariale.
«Dopo vari tentativi di trovare soluzioni alternative - ha esordito il presidente Tipo - il problema non è stato risolto. L’aula del giudice di pace non è minimamente agibile. È una stanza attrezzata male con al centro testimoni e imputati, fianco a fianco, che assitono al processo e spesso tantissime persone sono costrette pure ad aspettare in corridoio». Una situazione di pericolo, talvolta esplosiva, quella che gli avvocati hanno dipinto. «Non ci sono condizioni minime di sicurezza - è andato avanti il presidente della camera penale - soprattutto nelle udienze con detenuti. Ci sono grosse difficoltà e si rischia pure lo scontro fisico tra le parti. Già in passato, più volte, sono accaduti episodi incresciosi, con il pubblico gomito a gomito con gli avvocati che interviene durante l’udienza». La questione è stata più volte affrontata.
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