CALTANISSETTA. Colpo di spugna alla condanna per ricettazione di medicinali ospedalieri che era piovuta su un infermiere del "Sant'Elia". È arrivata in appello cancellando in un sol colpo l'affermazione di colpevolezza che era stata sancita in primo grado.
Quando l'infermiere professionale sessantunenne Antonio Baldacchino (difeso dall'avvocato Diego Perricone) ne è uscito con la condanna due mesi e 140 euro di multa perché il giudice ha allora derubricando l'ipotesi di reato in fatto di particolare tenuità. Ora la seconda sezione della corte d'Appello presieduta da Alberto Leone (consiglieri Miriam D'Amore e Giovanni Carlo Tomaselli) ha cassato quel primo verdetto disponendo, così come sollecitato dalla difesa, il non luogo a procedere nei confronti dell'infermiere. Con un "ne bis in idem", formale e sostanziale, evidenziato dall'avvocato Perricone. E che, tradotto nel concreto, s'è trasformato per il paramedico in un'assoluzione. Di contro la procura generale ha chiesto la conferma del primo grado.
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