Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Caltanissetta, per la festa al Redentore è caccia ai fondi

CALTANISSETTA. A Palazzo del Carmine ormai si raschia il fondo del barile anche per cose che un tempo erano quasi la routine. Il caso del Redentore sta diventando emblematico in una città dove le risorse economiche sono ridotte al lumicino a tal punto da mettere in discussione il mantenimento di antiche tradizioni. E sicuramente il festino (4-6 agosto) legato al Redentore lo è.

E per organizzarlo "girano" cifre che un tempo gli amministratori comunali avrebbero messo a disposizione senza battere ciglio senza bisogno di ricorrere - come sta avvenendo adesso - a febbrili riunioni e conferenze di servizi ai più alti livelli (anche il coinvolgimento di Curia e Soprintendenza) per far quadrare il cerchio. Il Comune è a caccia di cinquemila euro per soddisfare le richieste del coordinamento dei comitati di quartieri che da tre anni sta tentando far rivivere questa tradizione un tempo - quando le vacanze erano un lusso per pochi - fra le più amate dai nisseni. E giovedì a Palazzo del Carmine gli assessori Marina Castiglione e Amedeo Falci hanno incontrato gli esponenti dei quartieri Carmelo Bosco e Vittorio Gallo, il vicario foraneo don Antonino Lovetere, l'architetto Giuseppe Di Vita capo dell'ufficio tecnico della Curia e il consigliere comunale Carlo Campione.

Caricamento commenti

Commenta la notizia