CALTANISSETTA. In tre sono rimasti sotto accusa per la frana assassina di via Gori che ha ucciso un imprenditore e un giovane operaio. Perché altri due imputati di questo procedimento, una amministratrice di condominio e l’imprenditore che si è aggiudicato l’appalto per quei lavori, sono nel frattempo deceduti. E oggi dinanzi il giudice Antonia Leone - per rispondere di omicidio colposo plurimo e disastro colposo - sono chiamati il dirigente del Servizio tecnico del Comune, Armando Amico (difeso dall’avvocato Michele Micalizzi), il funzionario dell’Ufficio tecnico comunale, Giuseppe Bologna (difeso dall’avvocato Sergio Iacona) ed il direttore dei lavori in via Mario Gori, Vincenzo Nucera (assistito dagli avvocati Giacomo Vitello e Vincenzo Lo Presti). E proprio per la posizioni di quest’ultimo stamattina è in programma il controesame dei periti. Sono un geologo e un ingegnere incaricati dalla difesa di Nucera, giunti alla conclusione che gli elementi alla base della tragedia sarebbero stati, sostanzialmente, lavori mal eseguiti, incuria e pioggia abbondante.
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