GELA. Un attentato incendiario è stato compiuto, a Gela, contro la nuova sede di Caltaqua, la società spagnola del gruppo «Aqualia» che gestisce il servizio idrico integrato nei comuni della ex provincia di Caltanissetta. Il fuoco, spentosi da solo, è stato appiccato all'esterno degli uffici di via Cartesio, nel rione «Caposoprano», annerendone l'ampia vetrata, senza causare ulteriori danni.
Sono stati gli impiegati dell'azienda, recandosi al lavoro, a scoprire il danneggiamento. «Simili episodi - scrive Caltaqua in un suo comunicato - non condizionano la quotidiana azione volta unicamente a rendere il servizio sempre più adeguato alle effettive esigenze del territorio». La società esprime inoltre la «massima fiducia nell'operato degli investigatori e dell'autorità giudiziaria».
Da tempo Caltaqua è al centro delle contestazioni dei cittadini e di numerosi esponenti politici per un servizio ritenuto «insufficiente ed eccessivamente caro».
Criticato anche il comportamento dell'azienda per la «eccessiva severità - dicono le associazioni consumatori - con cui interviene, staccando i contatori, nei confronti degli utenti morosi, anche se i ritardi sono di pochissimi mesi». Da tempo, quasi tutte le forse politiche di Gela chiedono il ritorno alla gestione pubblica della distribuzione idrica.
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