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Gelese morto in crociera, "ricoverato prima delle nozze"

Lo sposino si era però fatto dimettere per il matrimonio

GELA. Avrebbe dato ascolto alla sua fede religiosa, ignorando il malessere che lo aveva costretto a fare ricorso alle cure mediche dell’ospedale. Aveva preteso dai medici le dimissioni per coronare il “sogno” del matrimonio. Una decisione che il 36enne Giuseppe Lauretta ha pagato con il decesso. A confermare i particolari retroscena che potrebbero avere causato la morte dello sposino, avvenuta in un ospedale di Malta dove era approdato con la nave da crociera scelta per il viaggio di nozze, sono stati i vertici del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”.

Il manager della struttura di via Palazzi, Luciano Fiorella, ha avviato un’indagine interna subito dopo avere appreso della tragica notizia, confermando che lo sfortunato sposino era stato costretto alle cure ospedaliere poche ore prima del suo matrimonio. Le cause della morte, dopo il coma e l’agonia di Giuseppe Lauretta, dovrebbero essere chiare anche ai sanitari maltesi che hanno deciso di consegnare la salma ai familiari. Il corpo privo di vita del 36enne dovrebbe fare ritorno in città oggi. Domani pomeriggio, presso la chiesa dei Salesiani, nel rione Villaggio Aldisio, sono stati issati i funerali per l’ultimo addio al professore di Religione.

 

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