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Ancora una discarica a Serradifalco, è protesta

SERRADIFALCO. «Sui terreni di contrada Martino - Cirausi, sui quali si vorrebbe realizzare una quarta discarica per i rifiuti, nascono almeno tre sorgenti d'acqua» e Beniamino Caramanna invita i progettisti a «eseguire dei sopralluoghi mirati per potere toccare con mano la realtà del nuovo sito». E non sarebbe tutto, sempre secondo l'addetto alle pubbliche relazioni dell'associazione Physis. Per il quale, infatti, «a valle del territorio dove dovrebbe essere ubicata la nuova discarica, esiste un "bevaio", a cui accedevano tutti i contadini ed allevatori della zona, di cui allo stato di fatto si intravedono le mura, ed è ubicato un piccolo laghetto, dove gli allevatori del circondario vanno ad abbeverare i loro armenti». Giusto questo accumulo di acqua, secondo Caramanna, sarebbe «sistematicamente alimentato» dalle tre sorgenti che nascerebbero «dai terreni su cui dovrebbe sorgere la discarica». Da qui l'invito rivolto dall'esponente dell'associazione Physis a tenere conto, nella progettazione della nuova discarica, «della giusta distanza da mantenere dai corsi d'acqua e, quindi, a non costruirvi sopra».
Beniamino Caramanna, poi, sostiene che «l'apertura di una quarta vasca di circa settecentomila metri cubi da adibire a discarica in contrada Martino» sarebbe stata «sponsorizzata da un convegno allestito dalla Cgil nell'ex palazzo comunale di Serradifalco». E si domanda, perciò, «quali interessi possa avere un'organizzazione sindacale a fare ciò: come se questa discarica fosse la manna calata dal cielo per risolvere i problemi dei serradifalchesi».

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