CALTANISSETTA. Nuovo processo per un dipendente del «Sant’Elia» accusato di avere rubato medicinali dalla farmacia della stessa Azienda ospedaliera. Vi si sottoporrà dopo l’affermazione di responsabilità piovuta sul suo capo al termine del primo grado del giudizio. Frutto di un’indagine dei carabinieri che sette anni addietro ha coinvolto anche un infermiere dello stesso ospedale tirato in ballo inizialmente per peculato, poi tramutato in ricettazione.
Reato da cui, in appello, il parasanitario è stato recentemente assolto. È adesso il magazziniere cinquantaseienne Giovanni Urrico (difeso dagli avvocati Michele Micalizzi e Francesco Augello) che dovrà sottoporsi al giudizio della Corte d’Appello presieduta da Alberto Leone (consiglieri Miriam D’Amore e Giovanni Carlo Tomaselli) per rispondere ancora di furto aggravato. Sull’onda della condanna a cinque mesi, con il beneficio della pena sospesa, rimediata nel maggio dello scorso anno dal giudice Antonio Napoli, mentre il pm aveva chiesto un anno di reclusione senza condizionale. È accusato di essersi impadronito di medicinali del Sant’Elia, come avrebbero confermato le diciture sulle scatole riportanti annotazioni «ad esclusivo uso ospedaliero» e «campioni di medicinali omaggio di rappresentanti farmaceutici».
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia