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Crolli al cimitero, c'è un progetto per la messa in sicurezza

CALTANISSETTA. Fra ruberie di vario genere, servizi igienici interdetti al pubblico e crolli il cimitero Angeli sta diventando una patata bollente per amministratori e tecnici comunali. Sullo sfondo ci sono - ed aumentano col passar dei giorni - le sacrosante lamentele dei visitatori ormai stanchi di assistere a furti ed atti vandalici, ma soprattutto arrabbiati per non potere accedere alle tombe dei propri cari per i pericoli di crolli da un costone roccioso in una delle zone più antiche del camposanto proprio sotto la cosidetta "murra di l'angili" dove da marzo oltre cento loculi della società "Maria Santissima della Catena" e una ventina di cappelle gentilizie sono off-limits.

Cresce la rabbia e qualcuno violando i divieti arriva direttamente alle tombe districandosi fra i massi caduti in due circostanze. Adesso il Comune per arginare le crescenti proteste, dopo una serie di sopralluoghi e di verifiche di cassa ha elaborato due progetti per restituire alla fruizione questa fetta di cimitero. Due le opzioni. La prima - impraticabile e comunque fuori dalla portata economica del Comune - prevede una spesa di oltre un milione di euro per ingabbiare la sinistra montagna.
«Non siamo nelle condizioni di poter provvedere al consolidamento dalle parete rocciosa» - ha dichiarato l'assessore ai Lavori Pubblici Amedeo Falci per il quale invece è fattibile la seconda opzione. Prevede una spesa di 90mila euro per la messa in sicurezza della sola area interessata dai crolli ed aprire così un varco al riparo dei crolli per il transito dei visitatori.
Per Falci i lavori, dopo il via libera al progetto, potrebbero concludersi prima della commemorazione dei defunti.
Ma a tenere banco in queste ore è l'episodio, a dir poco sconcertante, dell'altra notte quando sono stati trafugati i fiori da una bara che si trovava alla camera mortuaria e in attesa di essere tumulata. Furto che ha suscitato indignazione. Al cimitero i servizi igienici per il pubblico sono chiusi da dicembre.
«Non siamo nelle condizioni di poterli riaprire - ha osservato Falci - perchè è un servizio che andrebbe affidato a una ditta esterna. Ed in questo momento non ci sono soldi per procedere all'affidamento». La chiusura obbliga i visitatori, specie gli anziani, a soddisfare i bisogni fisiologici in un angoli appartati del camposanto. Gli ultimi episodi comunque riportano in primo piano il problema della sicurezza e della sorveglianza di una struttura ormai troppo grande.
Due telecamere sono state già installate ma non bastano. Al cimitero "Angeli" stanno per arrivare altri impianti di videosorveglianza da collocare sia all'interno che all'esterno soprattutto nella zona a valle. «Da una ricognizione - ha sostenuto l'assessore ai Lavori Pubblici Amedeo Falci - ci siamo accorti che due sole telecamere non sono sufficienti per garantire la sicurezza del sito soprattutto in prossimità dell'ultimo cancello laterale. Ne occorrono altre».

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