CALTANISSETTA. Non c'è stato posto nel capoluogo dove i ladri di ferro e (soprattutto) rame non siano già stati. Un saccheggio senza fine. Miniere dismesse, centraline, cimitero, binari, casa dello studente (finita da due anni e mai inaugurata) e da ultimo anche la zona dei vulcanelli è stata fatta razzia della rete di recinzione.
Insomma non stato luogo - o edificio pubblico - rimasto al riparo da un fenomeno dalle conseguenze pesantissime: basti pensare alle venti famiglie di contrada "Stretto Garibaldi" rimaste senza luce elettrice per un mese, a Bompensiere con i telefoni muti per un lungo periodo, all'interruzione della tratta ferroviaria Caltanissetta-Catania senza contare che persino una gru, al cimitero, è andata fuori esercizio dopo essere stata svuotata dei cavi elettrici. L'oro rosso, come ormai viene comunemente definito il rame, è diventato un business per ladri e ricettatori soprattutto per la estrema facilità con cui si riesce a piazzare il metallo, ormai ricercatissimo.
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