GELA. Ventisette anni fa piazza Sant’Agostino divenne teatro di uno delle più sanguinose stragi di mafia avvenute in città. Oggi, il cittadino Francesco Sabatini è tornato a parlarne chiedendo al sindaco Domenico Messinese di istituire una giornata alla memoria.
In un conflitto a fuoco, tra sicari di Cosa nostra che avevano preso di mira un ambulante affiliato alla Stidda, perse la vita la casalinga Grazia Scimè, all’epoca dei fatti 56enne. Altre tre casalinghe rimasero gravemente ferite. Due mesi dopo la strage, un corteo di studenti volle ricordare la casalinga vittima di mafia apponendo una targa alla memoria proprio in piazza Sant’Agostino.
A distanza di anni le amministrazioni comunali che si sono succedute hanno dimenticato quel tragico episodio, rimuovendo la stessa targa durante i lavori di riqualificazione della piazza.
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