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Ci sono pochi soldi: «tagli» al festino di San Michele a Caltanissetta

I portatori chiedono la collocazione di luminarie su pali alti almeno sei metri per non danneggiare il fercolo

CALTANISSETTA. Conto alla rovescia per la festa più amata dai nisseni. Si mette in moto la macchina organizzata per i festeggiamenti di San Michele, patrono della città, della diocesi e della polizia, e così come è avvenuto nella precedenti edizioni il festino già alla vigilia è condizionato dalle scarse risorse economiche che obbligano a ridurre all'essenziale il programma. Scarseggiano le disponibilità economiche ma, in compenso, non manca già qualche velata polemica come nella migliore tradizione della festa del 29 settembre.

E si tratta di polemiche esplose lo scorso maggio nella festa dell'apparizione del santo solennizzata con la processione dalla Cattedrale alla chiesa in cima a via Sallemi dedicata proprio a San Michele. Sotto accusa le luminarie collocate nel tragitto processionale. Troppo basse secondo i portatori scalzi del simulacri costretti in certi tratti a manovre un pò azzardate per far passare l'arcangelo sotto gli archi illuminati. I portatori si sono mossi per tempo chiedendo al Comune la collocazione di luminarie su pali alti almeno sei metri per consentire un più agevole del fercolo.

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