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Acqua non potabile a Caltanissetta, il sindaco infuriato: «Cittadini da risarcire»

Il sindaco Ruvolo infuriato: «La torbidità comincia a diminuire ma i danni arrecati alla popolazione sono inaccettabili»

CALTANISSETTA. «La torbidità comincia a diminuire e speriamo fra qualche giorno di superare questa emergenza». Mostra cauto ottimismo il sindaco Giovanni Ruvolo il quale aspetta segnali positivi dall'Asp per potere dichiarare nuovamente utilizzabile per fini alimentari l'acqua che viene distribuita ai nisseni. Oggi l'azienda sanitaria dovrebbe procedere a nuovi campionamenti dell'acqua in arrivo nei serbatoi cittadini e dall'esito dei risultati di laboratorio si potrà sapere se l'emergenza-acqua è cessata. La crisi però è destinata a non passare inosservata e il sindaco - in costante contatto con Caltaqua - lo ha ribadito anche ieri: «Una situazione assurda, direi allucinante quela che stiamo vivendo. Stavolta siamo seriamente intenzionati a chiedere il risarcimento per i danni arrecati alla popolazione».

Ieri, come era stato annunciato, in piazza Mercato Grazia per i cittadini è stata messa a disposizione un'autobotte da diecimila litri d'acqua potabile. L'afflusso, in verità, non è stato elevato. Anche ieri, il centralino della polizia municipale, è stato preso d'assalto da cittadini a dir poco disorientati.

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