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Caltanissetta, nascondeva droga a casa: arrestato il figlio di un presunto boss

CALTANISSETTA. Nei guai - di nuovo - Giuseppe Palermo primogenito di Angelo ritenuto il capo indiscusso di Cosa nostra nissena. Gli agenti della sezione antidroga della Squadra Mobile lo hanno arrestato ieri mattina al termine di una mirata e minuziosa perquisizione nel suo domicilio di via Turati. A Palermo, ammesso ai domiciliari su disposizione del pubblico ministero, viene contestata la detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Al trentacinquenne disoccupato gli uomini della narcotici hanno rinvenuto quasi 140 grammi di roba leggera (fra hashish e marijuana), oltre a due bilancini di precisione, un cutter, un coltello da macellaio, oltre ad un telefonino utilizzato - secondo gli investigatori - per contattare fornitori o assuntori. L'attenzione dei poliziotti si è concentrata su un borsone da uomo in stoffa trovato in un vano dell'abitazione.

Oltre a due bilancini di precisione, al coltello da macellaio e al cutter (entrambi con lame intrise di sostanza stupefacente, forse hascisc) i poliziotti hanno rinvenuto un barattolo di vetro con tappo a pressione in alluminio contenente un sacchetto in cellophane per sottovuoto aperto in una delle estremità.

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