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L'accusa: "Funzionari comunali mediatori o venditori per loculi dei privati"

CALTANISSETTA. «Funzionari del Comune a volte intermediari nella compravendite di loculi delle associazioni, quando, come nel caso di Salamanca non appaiono venditori». Non ha dubbi l’accusa rifacendosi a diverse conversazioni intercettate dalla guardia di finanza un paio di anni fa, durante colloqui tra presidenti delle stesse società di mutuo soccorso e gli imprenditori a cui le stesse hanno affidato i lavori per la realizzazione di locali agli ”Angeli”.

«Tutte le intercettazioni dimostrano le società di mutuo soccorso effettuavano un vero e proprio commercio di loculi a fine di lucro» è emerso dalla ricostruzione investigativa al centro dell’ordinanza del gip. Perché, secondo la tesi accusatoria, «s’interessano della commercializzazione degli stessi loculi come se si trattasse di una vera e propria vendita». E in questi termini, in quelle telefonate ”catturate” dalle fiamme gialle, tanto presidenti di società di mutuo soccorso quanto gli stessi costruttori tratterebbero in questi termini la vicenda. È emerso tra le pieghe dell’inchiesta «Perla nera» che ha fatto scattare gli arresti, ai domiciliari, di funzionari dell’ufficio tecnico di Caltanissetta e San Cataldo e d’imprenditori, con una pioggia d’indagati, ben 15, per il sospetto scandalo degli appalti al Comune.

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