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Bambino azzannato da due rottweiler a Caltanissetta: operato d'urgenza

Il ragazzino è riuscito a liberarsi dai due animali solo dopo che sono intervenute diverse persone e alla fine, ricoperto di sangue, è stato trasportato al pronto soccorso del Sant’Elia

CALTANISSETTA. Operato d’urgenza all’ospedale Sant’Elia un bimbo nisseno che, aggredito dai rottweiler dei vicini, ha riportato ferite profonde alle braccia, alle gambe e alla testa. Il ragazzino di 10 anni è stato trasportato questa mattina intorno alle 9 dai suoi genitori al pronto soccorso dove il ragazzino è arrivato con decine di morsi e lacerazioni tanto da richiedere l’intervento chirurgico.

Il bimbo, secondo quanto avrebbero raccontato gli stessi genitori, con quei cani, di proprietà di alcuni vicini dove era solito recarsi, aveva già una certa confidenza. I cani lo conoscevano e lui si era sempre avvicinato a loro tranquillamente senza che i due animali lo avessero mai minimamente aggredito. Oggi però qualcosa è andato storto e così i due rottweiller, una volta usciti dal loro recinto, da amabili cani del vicinato, si sono trasformati in due belve feroci che in pochi minuti hanno strappato la carne del bimbo in diversi punti.

Il ragazzino è riuscito a liberarsi dai due animali solo dopo che sono intervenute diverse persone e alla fine, ricoperto di sangue, è stato trasportato al pronto soccorso del Sant’Elia dove i medici hanno disposto l’immediato trasferimento nel reparto di Chirurgia proprio per la profondità delle lacerazioni che presentava soprattutto alle caviglie, alle braccia e alla testa. Grazie all’intervento effettuato dai chirurghi Giovanni D’Ippolito e Carmelo Venti, dell’equipe del primario Giovanni Ciaccio, adesso il bimbo sta bene e rimarrà ricoverato in reparto ancora per qualche giorno.

"Il bambino adesso è in ottime condizioni – hanno spiegato i chirurghi del Sant’Elia – l’intervento, è stato abbastanza lungo perché è stato necessario suturare diverse ferite, in tutto una decina. Certo si è trattato di una aggressione importante ma il ragazzino non è stato mai in pericolo di vita”.

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