BOMPENSIERE. Ad estate appena iniziata ci sono già comuni e privati che si leccano le ferite e fanno la conta dei danni. Che sono ingenti. Scenari di devastazione nelle campagne con distese di grano e uliveti inceneriti, casolari distrutti, abitazioni per fortuna solo lambite dal fuoco e ovunque quel sapore acro di bruciato che ti prende per giorni alla gola.
L' estate 2016 ha avuto una partenza che sarà ricordata a lungo dalle popolazioni di un vastissimo comprensorio (dal capoluogo al "Vallone") per i violenti roghi dove di accidentale non c' è stato proprio nulla.
L' ipotesi dell' autocombustione, insomma, viene tenuta in scarsissima perché dietro ogni incendio c' è sempre la mano dell' uomo. Bompensiere è stato uno dei comuni più colpiti da questa ondata ma è anche uno dei primi ad avere avanzato con il sindaco Salvatore Lo sardo richiesta per il riconoscimento dello stato di calamità naturale.
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