CALTANISSETTA. Possono tirare un sospiro di sollievo tutti coloro (e sono tantissimi) che negli anni hanno occupato abusivamente alloggi Iacp. Solo nel capoluogo sono centoventi e quasi tutti concentrati al villaggio Santa Barbara.
Liberare le case per assegnarle a chi ha veramente titolo ed è utilmente inserito in una graduatoria pubblicata recentemente dal Comune, sia veramente rivelando una impresa tant'è che l' Istituto Case Popolari di sospendere le procedure tutte le procedure.
Se ne riparlerà, se tutto va bene, in autunno. Gli sfratti sono diventati un'autentica patata bollente e i primi a capirlo sono stati gli ufficiali giudiziari chiamati a dare esecutività a decreti del tribunale civile al quale si rivolge sistematicamente lo Iacp. La notifica degli atti, con l' intimazione degli sgomberi, è spesso difficoltosa, per non dire impossibile.
Gli ufficiali, come ormai capita sovente, si sono trovati di fronte a casi a dir poco disperati: nuclei con bambini piccoli e il capo famiglia disoccupato e quindi a reddito zero. Situazioni di povertà estrema che inducono a dare prevalenza agli aspetti umani piuttosto che a quelli meramente burocratici.
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